Un gigantesco sentiero vecchio di duecento milioni di anni

11 08. 07. 2023
6° convegno internazionale di esopolitica, storia e spiritualità

La comunità scientifica ha opinioni diverse sul tema dei giganti. L'esistenza di un uomo di proporzioni gigantesche è qualcosa che deve ancora essere confermato dalla scienza ufficiale. D'altra parte, ci sono innumerevoli documenti scritti, libri e studi fatti da persone che considerano l'esistenza dei giganti come un fatto scientifico piuttosto che una finzione. Alcuni credono che le prove a sostegno di questa affermazione siano cadute vittime della repressione perché contraddirebbero la storia evolutiva convenzionale.

Secondo molti autori e rapporti, scheletri giganti sono stati trovati in tutto il mondo, ma sfortunatamente sono stati rapidamente nascosti alla vista del pubblico. Se è vero, perché ce lo nascondono?

Fortunatamente per noi, non tutte le prove giacciono sotto la polvere nelle cantine dei musei o nei magazzini del governo.

Uno di questi esempi è l'impronta gigante in Sud Africa, situata vicino alla città di Mpaluzi. Questa impronta lunga più di un metro impressa nella roccia ha sollevato molte domande tra credenti e scettici. Il sentiero sembra certamente reale e relativamente vecchio. Ancora più sorprendente è l'età della formazione geologica che il sentiero racchiude: a volte tra 200 milioni e 3 miliardi di anni.

Secondo le prove fossili, Adelobasileus, il primo mammifero primitivo, vagava per le foreste del Triassico circa 225 milioni di anni fa. Le recenti scoperte di ominidi moderni e l'esistenza dell'impronta del gigante sudafricano dimostrano certamente controversie perché non rientrano nella linea temporale convenzionale.

Il video è Michael Tellinger.

archeologia proibita

archeologia proibita 2

Articoli simili