Misteri fisici: gravità

36 03. 02. 2017
6° convegno internazionale di esopolitica, storia e spiritualità

Senza gravità, l’Universo come lo conosciamo non esisterebbe. Il suo meccanismo non è ancora definitivamente noto. Sembra così ovvio a prima vista: ci mantiene sulla Terra, i pianeti nelle loro orbite e le galassie insieme.

Che i corpi materiali si attraggano era già stato riconosciuto da Isaac Newton alla fine del XVII secolo. Tuttavia, secondo la teoria della relatività di Einstein, la questione è un po' più complicata:  La gravità non agisce direttamente tra i soggetti, ma la massa del corpo deforma solo lo spazio e il tempo. Pertanto, l'universo presenta depressioni e rigonfiamenti. Il corpo provoca depressioni, che si manifestano come attrazione di massa. Per testare questa teoria, gli scienziati stanno cercando le cosiddette onde gravitazionali. Dovrebbe essere emesso con massa accelerata. Si diffonde alla velocità della luce nello spazio.

Anche l'esistenza di una particella che sarebbe portatrice di energia rimane inspiegata, così come nel caso delle altre tre forze fisiche fondamentali. Alcune teorie presuppongono l'esistenza del cosiddetto gravitoni. Tuttavia, poiché la potenza trasmessa è molto bassa, non è stato possibile dimostrarne effettivamente l’esistenza gravitone. Anche gli scienziati non possono dimostrare perché la gravità sia così debole rispetto alle altre tre forze fondamentali. Ciò causa anche seri problemi nei modelli fisici. Queste sono tutte domande senza risposta.

La gravità è e rimarrà un mistero per ora!


[ultimo aggiornamento]

In piedi: Dopo decenni di esperimenti infruttuosi, gli sforzi degli scienziati per catturare le onde gravitazionali sono stati finalmente completati nel 2015, quando sono riusciti a catturare le onde gravitazionali sullo strumento LIGO a settembre e dicembre. Fino ad allora esistevano solo osservazioni astronomiche indirette, quando l'emissione di onde gravitazionali spiegava in modo molto accurato le perdite di energia osservate nei sistemi di stelle di neutroni.

L'esperimento LIGO non consente ancora di determinare la direzione da cui si propagano le onde. Si compone di soli due posti di lavoro alle estremità opposte degli Stati Uniti, ma sono necessari tre posti di lavoro per determinare la direzione. Ci si possono aspettare osservazioni migliori quando un altro rilevatore è collegato in un posto completamente diverso (la distanza gioca un ruolo). Germania, Australia e India stanno lavorando ai nuovi rilevatori.

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