Marte: la presenza di azoto su Marte può essere una prova di vita

02. 12. 2023
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La sonda Curiosity ha scoperto rocce che rilasciano ossidi di azoto quando riscaldate. Potrebbe essere stato utilizzato da organismi viventi.

Le apparecchiature SAM (Gascromatografo, Spettrometro di Massa e Spettrometro Laser) del laboratorio analitico di Curiosity hanno scoperto che quando alcuni campioni di suolo marziano venivano riscaldati, venivano rilasciati ossidi di azoto, che avrebbero potuto essere utilizzati da organismi viventi. E così l'azoto divenne un'ulteriore prova che in un lontano passato Marte era adatto alla vita, almeno per i microrganismi più semplici.

Allo stesso tempo, però, le sonde su Marte non hanno trovato tracce nemmeno di semplici microrganismi fossilizzati.

L'azoto è importante per tutte le forme di vita conosciute perché è necessario nella costruzione di macromolecole come DNA e RNA. Inoltre, l’azoto accelera e regola anche le reazioni chimiche. Sulla Terra e oltre Marte l'azoto atmosferico è "chiuso": le molecole sono costituite da due atomi di azoto, collegati da un legame molto forte, e reagiscono debolmente con le altre molecole.

Affinché l'azoto possa partecipare alle reazioni chimiche negli organismi viventi, il suo legame deve essere rotto e deve essere "fissato" nei composti organici. Sulla Terra alcuni organismi sono in grado di fissare biologicamente l'azoto atmosferico e questo processo è di decisiva importanza per il metabolismo degli organismi viventi. Piccole quantità di azoto penetrano nel terreno anche a causa dei fulmini.

La fonte di azoto fissato biologicamente sono i nitrati (NO3). Le molecole di nitrato possono reagire con altre sostanze. I siti di perforazione del suolo su Marte avevano concentrazioni di nitrati di circa 1100 parti per milione.

Da notare che periodicamente arrivano notizie sensazionali dal Pianeta Rosso. Inoltre spesso si contraddicono a vicenda. Un tempo, gli scienziati affermavano con insistenza che, con un'altissima probabilità, c'era acqua sul pianeta. Uno degli argomenti più forti sono state le tracce di flussi liquidi che la NASA ha scoperto sulla superficie di Marte. E queste foto hanno fatto il giro del mondo.

Recentemente, però, fisici francesi e americani hanno riferito che queste tracce non erano causate da correnti fluide ma, a causa della composizione del ghiaccio sottostante, dall'anidride carbonica. Secondo loro, durante un forte raffreddamento a una profondità di diverse decine di centimetri di terreno si forma un sottile strato di ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido). E il terreno ci scivola sopra.

Quindi, per la versione dell'esistenza dell'acqua su Marte, sarà necessario cercare prove sempre più forti. E ancora di più per quanto riguarda la vita sul pianeta.

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