Messico: gli scienziati vogliono perforare il fondo del cratere Chicxulub

1 24. 02. 2024
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Nel Golfo del Messico, dovrebbe essere perforato un pozzo profondo sul fondo del cratere Chicxulub. In questo luogo cadde un meteorite che si ritiene sia stato la causa dell'estinzione dei dinosauri.

La caduta del meteorite Chicxulub ha influenzato la vita sulla Terra più delle più potenti eruzioni vulcaniche a noi conosciute oggi. L'intero pianeta tremò per l'impatto devastante. La forza dell'impatto fu un milione di volte maggiore della forza dell'esplosione della bomba nucleare a Hiroshima.

Tonnellate di polvere, frammenti di pietra e fuliggine coprirono il cielo e coprirono a lungo il sole. L'onda d'urto ha attraversato più volte il pianeta, innescando una serie di terremoti, eruzioni vulcaniche e onde di tsunami. Una condizione simile a un inverno nucleare durò per diversi anni, caddero piogge acide. Questo disastro segnò la fine dell’era dei dinosauri.

L'antico cratere meteoritico Chicxulub fu scoperto per caso nel 1978, durante una perforazione esplorativa per trovare petrolio sul fondo del Golfo del Messico. Per prima cosa si sono imbattuti in una fossa sottomarina lunga 70 metri Posizione del cratere Chixculubchilometri, poi ne scoprirono la continuazione sulla terraferma, nel nord-ovest della penisola dello Yucatan.

Il diametro del cratere è di 180 chilometri. Gli scienziati hanno scoperto un'anomalia della gravità nell'area, poi i geologi hanno scoperto il quarzo da impatto con una struttura molecolare compressa e tectiti vetrose che si formano solo a temperature e pressioni estreme.

Ora gli scienziati vorrebbero esplorare il fondo del cratere. L'inizio della perforazione dalla piattaforma petrolifera è previsto per il 1° aprile, dopodiché verrà perforato un filone di calcare lungo 500 metri che si è depositato sul fondo dopo la caduta del meteorite. E poi arriva il rilievo dello strato lungo circa un chilometro e la raccolta di dati sui diversi tipi di fossili.

Ma gli scienziati sperano di trovare la cosa più interessante sul fondo del cratere, a una profondità di circa 1,5 chilometri. I microrganismi più semplici possono vivere nelle fessure delle rocce vulcaniche. Se l’ipotesi è corretta, gli scienziati potranno scoprire come la vita è stata ripristinata dopo il disastro nel suo epicentro.

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